Abbiamo conosciuto Davide, si divide tra Roma e Milano e prima di essere un Rider è un papà.
Come hai conosciuto Deliveroo?
Ero in un periodo particolare della mia vita, mi ero separato dalla mamma di mio figlio ed ero tornato da poco a Milano.
Lavoravo in un supermercato dal giovedì alla domenica che erano anche gli unici giorni in cui potevo incontrare mio figlio, che vive a Roma, e ho iniziato a essere scontento della situazione. Non volevo perdere nessuna occasione per incontrarlo e per stare con lui. Poi una sera succede che guardo un film che parla di consegne e mi sono detto “forse esiste questa cosa qui anche in Italia” ed ecco che ho cercato e ho trovato Deliveroo.
E poi che è successo?
Un giorno ho chiesto al mio ex datore di lavoro di potermi dare le ferie per Pasqua perché volevo essere a Roma con mio figlio e non ha accettato. Non ce l’ho più fatta, ho deciso di licenziarmi e fare la candidatura per diventare Rider.
Adesso quando mio figlio mi dice “mi manchi” prenoto le sessioni per Roma e vado via da Milano, non devo chiedere il permesso a nessuno.
Possiamo quindi dire che la flessibilità è ciò che ami di più di Deliveroo?
Non amo solo la flessibilità. Amo Deliveroo ma prima di tutto amo ciò che Deliveroo mi ha permesso di realizzare.
Amo quello che Deliveroo mi offre ovvero di esser presente per mio figlio perché posso fare consegne sia a Milano sia a Roma e senza rinunciare a una fonte di guadagno, amo il fatto di non dover chiedere ferie a qualcuno, amo il fatto di essere libero e soprattutto di essere un padre presente.
Com’è il tuo rapporto con gli altri Rider?
Non ho mai smesso di aiutarli, sono uno che fa molto gruppo e ci tengo.
Molti miei amici sono diventati Rider e molti Rider sono diventati miei amici. Anche la mia ex compagna adesso è una Rider!
La mia compagnia di amici è fatta di almeno 20 persone e siamo tutti Rider con età diverse e usciamo, andiamo a ballare, mi sembra di essere di nuovo ventenne!
Il fatto di aver creato un gruppo di relazioni è un’altra cosa che mi piace di Deliveroo e se dovesse venire a mancare non riuscirei a sopportarlo.
Abbiamo conosciuto Serena, vive a Verona e prima di essere una Rider, è una donna e un’illustratrice!
Come hai conosciuto Deliveroo?
Sono una dei primi Rider Deliveroo a Verona, ho iniziato nel maggio 2017.
Mi piace andare in bici, quindi avevo semplicemente scritto su Google “lavori che si fanno in bici” ed è apparso Deliveroo!
All’epoca ero una studentessa e facevo le consegne quando non studiavo.
Adesso ho un lavoro ma continuo comunque con Deliveroo per una seconda entrata e perché posso guadagnare facendo una cosa che mi piace!
Cosa ti piace di più di Deliveroo?
La flessibilità perché appunto avevo iniziato quando ero studentessa. Adesso ho un lavoro e lo faccio nel tempo libero, quando mi va!
Invece, c’è qualcosa che non ti piace?
Il fatto che nel 2017 c’erano gli sportelli e adesso non ci sono più.
Mi mancate! Però apprezzo il fatto che vogliate esserci vicini e scoprire la nostra parte umana con tutte le attività che state facendo, è bello sapere che c’è qualcuno che ti legge!
Cosa pensi di chi dice che questo è un lavoro che solo gli uomini possono fare?
Penso che non sia vero, perché se a te piace la bici, puoi fare questo lavoro.
Sei tu che scegli quali consegne accettare e quindi puoi andare in giro come vuoi tu, se sei stanca puoi smettere di accettare consegne.
Quindi non è faticoso.
Io non mi sono mai sentita diversa rispetto ai colleghi maschi e non vedo differenze.
Vedo che ci sono poche ragazze e mi dispiace, perché vuol dire che non hanno voglia di usare la bici.
Abbiamo visto per la “Giornata mondiale del Talento” che disegni benissimo…
Sì, a scuola io non ascoltavo non perché parlassi con gli altri ma perché disegnavo. Ho disegnato ovunque e pian piano ho deciso di aprire una pagina Instagram. Quindi, nel tempo libero dal mio primo lavoro, sono una Rider e nel tempo libero da Deliveroo, disegno!
Abbiamo conosciuto Alessia, vive ad Aosta e prima di essere una Rider è una donna e una mamma.
Come hai conosciuto Deliveroo?
Tramite una mia amica di Piacenza che lavorava come Rider Deliveroo!
Quando hai deciso di diventare Rider?
Dopo Piacenza, mi sono trasferita ad Aosta con il mio compagno. Ero incinta e come spesso accade, quando hai un bambino, sono poche le realtà che decidono di darti un lavoro.
Poi ho visto che Deliveroo era arrivato ad Aosta e ho deciso di candidarmi. Sono stata una delle prime…
Cosa ti piace di più di Deliveroo?
Posso essere mamma e lavorare allo stesso tempo. Quando ho iniziato come Rider la mia bambina aveva due mesi.
Grazie a Deliveroo e alla sua flessibilità posso essere vicino a mia figlia e allo stesso tempo avere uno stipendio a fine mese.
Cosa hanno detto i tuoi familiari o i tuoi amici quando hai detto di essere Rider?
I miei genitori erano un po’ scettici, pensano che sia un lavoro che non può darti un futuro.
Ma io avevo già visto come funzionava a Piacenza e sapevo che si può guadagnare ogni mese, che non è affatto un lavoro precario.
Anche uno studente può mantenersi, se vuole. Ed è grazie a Deliveroo se sono riuscita a comprare i regali di Natale alla mia bambina e al mio compagno.
C’è un consiglio che vorresti dare ad altre donne che vorrebbero candidarsi per Deliveroo?
Io credo che qualsiasi donna possa fare questo lavoro, una donna può fare tutto!
Nessuno di noi ha limiti.
Se vuoi farlo, puoi farlo.
Abbiamo conosciuto Chiara adottata da Firenze ai tempi dell’università!
Come hai conosciuto Deliveroo?
Ho iniziato nel 2017 a Firenze, sono della Liguria e all’epoca mi ero trasferita a Firenze per studiare.
Avevo bisogno di un’occupazione part-time, quindi avevo semplicemente scritto su Google “lavori nel weekend” ed è apparso Deliveroo!
Cosa ti piace di più di Deliveroo?
La flessibilità… e poi faccio ginnastica gratis!
Anche la possibilità di scoprire nuove zone di Firenze che prima non conoscevo e ho conosciuto anche tanti nuovi ristoranti!
C’è una consegna che ricordi in maniera particolare?
C’è stata una volta, una delle mie prime consegne, in cui stavo cercando un posto per parcheggiare la bici e consegnare l’ordine. A un certo punto vedo un signore che si sbraccia in pieno centro urlando “Sono io che ho ordinato i panini!”. È stata una scena divertente.
Cosa pensi di chi dice che questo è un’attività che solo gli uomini possono svolgere?
Tutti possono farlo, se non ce la fai, fai meno ore o meno consegne! Sei tu che scegli… Non c’è distinzione, basta essere in forma.
Sappiamo che durante le consegne ti sei innamorata…
I primi tempi ci fermavamo in Piazza della Repubblica e quindi io e il mio compagno, ci incontravamo lì. Abbiamo iniziato a chiacchierare, poi ci sono stati i gruppi su WhatsApp e poi una cosa tira l’altra…
Abbiamo conosciuto Livia, vive a Settimo Torinese e prima di essere una Rider, è una donna e un’istruttrice di baseball.
Come hai conosciuto Deliveroo?
Tramite un collega che lavorava già.
Ero un po’ restia per quello che dicevano gli articoli di giornale e non sapevo se candidarmi,
se ne valesse la pena.
Avevo, però, bisogno di un lavoro e mi sono candidata.
Ho trovato un ambiente bellissimo, io sono di Settimo Torinese e conosco tantissimo sia la zona, sia i clienti.
Spesso mi capita di andare da persone che conosco già.
Quindi ti sei ricreduta?
Assolutamente sì, mi sono ricreduta del tutto.
Su tutto.
Soprattutto sull’aspetto economico. È il lavoro che mi dà più di tutti.
Fai altro, oltre ad essere una Rider Deliveroo?
Quando non consegno, alleno.
Alleno da 30 anni, la mattina nelle scuole elementari e medie di Settimo Torinese, altre volte invece a Torino.
Mi capita di consegnare i panini del Mc ai bambini che alleno.
È bellissimo perché mi riconoscono e quando mi vedono a scuola mi chiedono i panini!
Cosa ti piace di più di Deliveroo?
La parte economica, posso dirlo?! Successivamente il gruppo, parliamo, scherziamo, ci diamo dei consigli.
Il Rider Support è sempre efficiente. Ci risponde subito e ci fa sentire protetti. Di conseguenza sento di dovermi comportare in maniera corretta anche io.
Hai notato delle differenze da parte dei clienti o dei ristoratori nel rapportarsi a te?
Sicuramente c’è un occhio diverso, perché sono donna e sono più carini e gentili ma non so dirti se magari sono io che li faccio stare a loro agio. Sono una persona che riesce a creare subito relazioni con tutti.
La storia di Guido, Rider a Viareggio, è una storia che parla di riscatto, di felicità e di amicizie. Conosciamolo meglio!
Come mai hai iniziato a lavorare per Deliveroo?
Non mi sarei mai immaginato in ufficio. Non mi piace restare al chiuso per otto ore. Appena ho visto l’annuncio, mi ci sono fiondato. Lavoro in bici, mi piace essere all’aria aperta, mi piace essere cordiale, per me lavorare è felicità.
Cosa ti piace di più dell’essere Rider?
La flessibilità è ovviamente il motivo principale per cui mi sono candidato, quello che mi piace di più è anche il fatto di conoscere meglio la città, ho conosciuto angoli che da solo non avrei mai scoperto.
Ti piaceva andare in bici o la utilizzi da quando sei un Rider Deliveroo?
Usavo già la bici ma solo per diletto, lavoro in VIAR2 e sono di un paesino vicino a Viareggio. Per arrivare a VIAR2 faccio 5km in bici e mi piace.
Conosci altri Rider?
Sì! Tantissimi! Siamo un gruppetto affiatato della zona, ho stretto con uno in particolare che si chiama Enrico. Lui fa due lavori ma riesco comunque a sentirlo spesso e ci vediamo nel fine settimana.
Ci hai scritto che Deliveroo ti ha aiutato per riscattarti da un periodo particolarmente difficile della tua vita…ti andrebbe di parlarcene?
Sì, certo. Sono figlio di genitori separati e sono molto deluso dai miei genitori.
Ho vissuto da sempre con i miei nonni.
Purtroppo mio nonno è venuto a mancare quando avevo 17 anni e mia nonna a un certo punto non stava più bene.
Adesso sono felice perché ho un lavoro che mi piace, ho una fidanzata e ho tanti amici.
Guardo a quel periodo come una fase della mia vita che sono riuscito a superare in modo positivo.
Abbiamo letto invece la tua dedica a un amico speciale…
Sì, ho voluto scrivere una dedica per lui perché è il mio migliore amico e adesso non c’è più.
Si chiamava Joe ed eravamo legati dall’amore per la musica, mi faceva ridere perché diceva le cose così come stanno senza pensarci troppo.
Il matrimonio finito e il fatto di non poter più vedere suo figlio hanno aggravato le sue condizioni e un giorno ha deciso di togliersi la vita.
Ho scritto la dedica per lui perché ogni giorno, quando esco per andare a lavoro, penso a lui e mi dà la forza per affrontare tutto.
C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?
Volevo solo dire che ogni mattina quando mi sveglio sono felice. Prima, con gli altri lavori non mi era mai capitato. E sono convinto che questo succede perché ho unito la passione al lavoro.
Abbiamo conosciuto Daniele calzolaio, 55 anni, papà e anche Rider Deliveroo a Bolzano.
Conosciamolo meglio:
Cosa ti piace di più del fatto di essere un Rider Deliveroo?
Mi piace essere flessibile e amo andare in scooter.
Per questo, mi piace andare in giro per la città, non mi pesa.
Sono contento di essere diventato un Rider e vado in giro a testa alta, Deliveroo mi ha aiutato nei momenti di difficoltà finanziaria quando il mio lavoro da calzolaio ha subito una crisi.
Una consegna che ricordi in particolare?
Ce ne sono tante, è capitato diverse volte che i clienti mi invitassero a cena o mi offrissero qualcosa da bere. Mi fa sentire ben accolto.
Com’è il rapporto con gli altri Rider?
Bello, ci incontriamo e chiacchieriamo.
Mi rispettano anche perché sono più grande di loro e cerco di aiutarli come posso.
E con i ristoranti?
I ristoranti ormai li conosco tutti e c’è un bel rapporto, so dove si trovano e ci trattano sempre bene.
Hai conosciuto meglio Bolzano, grazie a Deliveroo?
Sì, c’erano delle vie che non conoscevo affatto e ho potuto scoprirle solo grazie alle consegne.
Abbiamo incontrato Marco appassionato di fitness e bodybuilding.
Ci ha raccontato di quando per inseguire la sua passione e diventare un culturista professionista, ha deciso di licenziarsi, rinunciare ad un’ottima retribuzione e a un contratto a tempo indeterminato.
Oggi Marco è diventato un rider Deliveroo, si è trasferito a Lecco, convive con la sua ragazza, riesce ad organizzare i suoi allenamenti e a studiare per diventare personal trainer.
Ha confessato: è importante che voi sappiate che fare il rider non è solo un lavoro, ma che spesso ci state aiutando a realizzare un sogno!
Conosciamolo meglio:
Cosa ti piace di più della tua vita da rider?
La possibilità di essere autonomo e riuscire a fare quello che più mi piace.
Prima, avevo un lavoro a tempo indeterminato ma non potevo investire su me stesso.
Infatti, sono da sempre appassionato di fitness e prima allenarsi era impossibile per me.
Grazie a Deliveroo riesco ad avere il tempo per allenarmi due volte al giorno, la prima subito dopo la colazione e la seconda subito dopo il pranzo per sfruttare al meglio le mie forze, riesco a studiare per diventare un personal trainer, riesco a fare dei corsi di portamento e a partecipare a delle gare di body building.
Sono diventato un body builder professionista e faccio quello che mi rende davvero felice!
Come mai lavori a Lecco? La conoscevi già?
Mi sono trasferito a Lecco, da Sesto San Giovanni, perché ci vive la mia ragazza e adesso conviviamo. Con un altro lavoro non avrei mai potuto farlo, Deliveroo invece, oltre a darti una flessibilità oraria, ti permette anche di spostarti e lavorare in altre città italiane. È per questo che mi sono trasferito facilmente, contando di poter continuare a fare il rider anche a Lecco.
Quindi hai conosciuto meglio Lecco durante le consegne?
Sì, certo! Prima ci arrivavo solo per vedere la mia ragazza e conoscevo pochi posti. Adesso, invece, durante le consegne ho scoperto tantissimi posti e devo ammettere che Lecco è molto carina!
C’è una consegna che ricorderai in modo particolare?
Ricorderò sempre una consegna a Sesto San Giovanni, prima del mio trasferimento a Lecco. Ho dovuto consegnare proprio ad un mio cugino che, nel tempo, per motivi familiari avevo perso di vista.
I nostri genitori hanno smesso di parlare da due anni e di conseguenza anche noi avevamo un po’ perso i contatti. Dopo quella consegna, invece, abbiamo ricominciato a parlarci e a risentirci e vorremmo far riappacificare anche i nostri genitori.
Abbiamo conosciuto Mattia youtuber, appassionato di musica e anche Rider Deliveroo a Cagliari.
Conosciamolo meglio:
Cosa ti piace di più del fatto di essere un Rider Deliveroo?
Sono Rider da due mesi e non trovo nessun difetto. Mi piace la possibilità di essere flessibili, di decidere quali consegne effettuare e quali rifiutare.
Mi piace l’idea di non essere chiusi in ufficio e dover rispondere ad un capo, sei tu che scegli!
Come hai fatto a conoscere Deliveroo?
Tramite mio zio. Lavorava da 20 anni per un’azienda che ha deciso di lasciare per essere più flessibile e ha iniziato a lavorare con Deliveroo.
È completamente rinato perché si sente libero di poter organizzare la sua vita.
Hai un progetto personale?
Sì, la mia passione è la musica. Infatti è da 10 anni che porto avanti il mio progetto musicale.
Mi occupo della scrittura dei testi, della composizione della base, della registrazione dei video e del mio canale YouTube.
È anche grazie a Deliveroo se posso continuare a coltivare questo progetto in completa autonomia.